La diagnosi è il primo passo verso il trattamentoIl colloquio approfondito con il medico, la cosiddetta
anamnesi, è la base per la diagnosi. Mentre la paziente descrive dettagliatamente i suoi sintomi ed i suoi disturbi, è già possibile sospettare un’endometriosi.
Alla
visita ginecologica si possono vedere o palpare i focolai endometriosici più grossi (ad es. nel fornice vaginale, nel retto, e nei legamenti del utero).
All'
ecografia vaginale è possibile riconoscere delle cisti endometriosiche nelle ovaie. Queste cisti, denominate anche endometriomi, contengono sangue vecchio e appaiono all’ecografia come una struttura caratteristica e regolare (cisti cioccolato).
Tuttavia, un esame ecografico negativo non esclude la presenza di un’endometriosi. Altri esami come ad es. la risonanza magnetica (MRI) possono aiutare in determinati casi ad evidenziare focolai endometriosici, sopratutto se crescono nei legamenti o nella muscolatura dell’utero (adenomiosi).
La diagnosi precisa dell’endometriosi viene fatta all’osservazione diretta del basso addome (
laparoscopia) con prelievo di tessuto per l’esame istopatologico.
Le quattro fasi della diagnosi1 Colloquio approfondito (anamnesi)
2 Visita ginecologica (esplorazione e minuziosa osservazione della vagina e dell’orifizio dell’utero con il colposcopio)
3 Esame ecografico o MRI (risonanza magnetica)
4 Laparoscopia per l’accertamento della diagnosi ed eventualmente, asportazione di focolai endometriosici.
Diagnostica mediante l'ecografiaRicerche complementari come l’ecografia o la MRI (risonanza magnetica) completano l’approfondito colloquio con il medico e la visita ginecologica.
Con l’ecografia si evidenziano soprattutto le cisti endometriosiche, i focolai endometriosici più grossi nella cavità addominale o le alterazioni delle tube.
Cos'è la laparoscopia?L’intervento viene eseguito in anestesia totale e richiede da due a quattro piccole incisioni cutanee nella regione ombelicale come anche in zone diverse del basso addome. Il medico osserva la cavità addominale attraverso un’ ottica introdotta nell’addome. Così può valutare accuratamente gli organi interni, prelevare campioni di tessuti ed eventualmente, distruggere o asportare i focolai endometriosici presenti con le forbici, il laser o con corrente elettrica.
La diagnosi viene confermata mediante l’esame microscopico del tessuto prelevato.
Diagnostica mediante la laparoscopiaPiccoli focolai come quelli nella figura di destra, spesso non possono essere diagnosticati con certezza. E molto importante la laparoscopia per l’accertamento della diagnosi.
Credits: http://www.endometriose.ch/it/diagnose.htm